Sei pronto a capire i segreti dell’Imposta Municipale Unica (IMU) e a padroneggiarne il calcolo?
In questo articolo, esploreremo in dettaglio cos’è, come funziona e soprattutto come calcolarla correttamente.
Che cos’è l’IMU?
L’IMU, Imposta Municipale Unica, è il tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari (come sostituto di vecchie imposte come l’ICI e la TARSU), con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e incrementare le entrate comunali.
L’IMU si applica in tutti i comuni del territorio nazionale, fatta salva l’autonomia impositiva della regione Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano nelle quali si applicano altri parametri.
Chi deve pagare l’IMU?
Come citato nel sito del CAF, il versamento della tassa IMU è dovuto da coloro che sono in possesso dei seguenti immobili:
- fabbricati diversi dall’abitazione principale (dove si è stabilita la residenza anagrafica e la dimora fisica);
- abitazioni principali signorili (cioè solo quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9);
- aree fabbricabili;
- terreni agricoli.
Più precisamente l’IMU é obbligatoria per chi é:
- proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
- titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
- coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (ma solo nel caso di abitazione “di lusso”);
- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
- locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
Esenzione IMU: chi non deve pagare?
È prevista l’esenzione dell’IMU per l’abitazione principale a meno che non si tratti di un immobile di lusso (cioè accatastato come categoria A/1, A/8, A/9).
Per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Ciò significa che mancando anche uno di questi due requisiti, l’immobile è automaticamente considerato come seconda casa, e in quanto tale soggetto a IMU.
L’esenzione IMU è riconosciuta anche alle pertinenze dell’abitazione principale classificate nelle categorie catastali:
- C/2 – cantine o solai,
- C/6 – box o posto auto,
- C/7 – tettoie.
Attenzione però: l’esenzione IMU per le pertinenze è prevista nella misura massima di un’unità per ciascuna di tali categorie.
Che cosa significa? Se per esempio l’abitazione principale è dotata di due box e di una cantina, solamente uno dei due box e la cantina godranno dell’esenzione l’IMU.
Come Calcolare l’IMU?
Prima di applicare la formula di calcolo dell’importo è utile essere a conoscenza dei seguenti parametri:
1. Rendita catastale dell’immobile: valore determinato dall’Agenzia delle Entrate e si può ottenere consultando la visura catastale dell’immobile
2. Aliquota IMU: valore che varia in base al Comune di appartenenza dell’immobile.Questa informazione può essere reperita sul sito web del comune o presso gli uffici comunali competenti.
3. Coefficiente catastale: valore che cambia in base alla categoria di cui fa parte l’immobile.
A seguire i coefficienti principali:
- 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
- 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
- 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5;
- 65 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5;
- 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1.
4.Eventuali agevolazioni o esenzioni: esistono varie categorie di contribuenti che possono beneficiare di agevolazioni o esenzioni totali o parziali dall’IMU.
Quindi per calcolare l’IMU è necessario effettuare il seguente calcolo:
(rendita catastale + 5%) * coefficiente catastale * aliquota Imu
ESEMPIO PRATICO PER IL CALCOLO DELL’IMU
Proviamo a mettere in pratica la procedura per il calcolo IMU con un caso specifico. Prendiamo ad esempio il caso di un proprietario di una seconda casa nel comune di Roma appartenente alla categoria catastale A/3 e con rendita catastale di 600 euro.
Bisognerà quindi procedere calcolando:
- Rivalutazione del 5% della rendita catastale: 600*5% = 630,00€
- Applicazione del coefficiente catastale (in questo caso la categoria catastale A3 corrisponde a 160): 630,00*160 = 100.800€
- Applicazione aliquota Imu (in questo caso che si trova nel comune di Roma è il 10,6%): 100.800*10,6% = 1.068,48€
Quando avviene il pagamento IMU?
Una volta eseguito il calcolo e inserito l’importo nell’F24, il pagamento può avvenire in due modi:
Soluzione di pagamento in due rate:
il 16 giugno *(versamento dell’acconto);
il 16 dicembre *(versamento del saldo).
* Nel caso in cui i suddetti termini coincidano con un giorno festivo o prefestivo, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo utile.
Soluzione di pagamento in unica rata:
Qualora la scelta ricada su questo tipo di pagamento l’intero importo IMU sarà da versare il 16 Giugno.
Ora non rimane che calcolare il tuo importo IMU!
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